Vita Ed Opere Di Santa Caterina Da Genova

Grande fu lo stupore del Grand Sicle di fronte ai mistici italiani, e agli influssi esercitati in particolare da Santa Caterina da Genova. Caterina Fieschi Adorno (Genova 1447-1510), morta presso l'ospedale di Pammatone, affida ad un cenacolo di pochi discepoli il suo insegnamento sul puro Amore, dove soltanto due attori dominano una scena semplicissima e ove tutto infine tende a riassorbirsi in una "unit" suprema: Dio stesso, Dio solo. Il successo francese di Santa Caterina da Genova si spiega per la parentela spirituale che l'accosta agli autori spirituali a quel tempo pi letti, come Ruusbroec, Harphius, Tauler. Santa Caterina da Genova penetra in Francia nel 1598 in mezzo ad un seguito di altri autori mistici, come Giovanni della Croce, Enrico Suso, lo Pseudo-Dionigi. Nel Trattato dell'amor di Dio, Franois de Sales la cita molte volte insieme ad Angela da Foligno, Caterina da Siena, Matilde di Magdeburgo e Teresa d'vila. Viene citata anche da Laurent de Paris, Surin, Saint-Jure, e indirettamente da Bernires: si pensi che dietro il di lei impulso, Ettore Vernazza, un laico notaio e umanista, fonda la Fraternit del Divino Amore, per certi aspetti simile all'Ermitage di Bernires, composta da laici ed ecclesiastici, tutti accomunati dall'unico intento di vivere dell'Amore di Dio e farlo conoscere nella testimonianza quotidiana, particolarmente verso i poveri e gli ammalati. Ma, come sostiene Benedetta Papsogli, il pi grande appuntamento tra Santa Caterina da Genova e la spiritualit del Grand Sicle cade alla fine del Seicento, quando Fnelon e M.me Guyon, cercando nelle Massime dei Santi la giustificazione alla propria dottrina, citano gli scritti di Caterina.